Roma, 16 giugno 2020 – Nasce Drone Operation Area, il nuovo servizio base sperimentale di D-Flight per agevolare la pianificazione delle missioni consentendo agli operatori di avere una situation awareness sempre aggiornata.
Attraverso Drone Operation Area l’operatore potrà, in maniera facoltativa ed anonima, rendere visibile la propria missione a tutti gli utenti disegnando, salvando ed attivando l’area in cui si intende effettuare la propria missione VLOS OPEN e crearne di nuove, dopo aver salvato o cancellato quanto precedentemente impostato. Questo consente, inoltre, di verificare in modo rapido e preciso la compatibilità tra un’area di volo VLOS con i vincoli dell’ATM09, la circolare che regolamenta le operazioni di volo dei droni in prossimità degli aeroporti e all’interno delle zone di traffico aeroportuale, garantendo così la corretta pianificazione di ciascuna missione.
Drone Operation Area ha, dunque, una duplice valenza: oltre a permettere di disegnare e salvare con certezza la propria missione , è in grado di rendere disponibile a tutti gli utenti loggati sul portale anche il panorama su mappa di tutte le missioni in corso così da migliorare il quadro della situazione del traffico e garantire le informazioni utili ad un’agevole permanenza sul portale D-Flight con la garanzia di una visione completa e sicura delle aree dove si andrà ad operare.
Per accedere a Drone Operation Area occorre essere un operatore in possesso di un QR code attivo e di un drone in stato “pronto al volo”.
Per facilitare l’utilizzo del Drone Operation Area, è stato realizzato un video tutorial che spiega in modo dettagliato tutti i passaggi utili per un utilizzo corretto ed efficiente del servizio. Il video è presente sulla sezione link utili del sito D-Flight.
Cristiano Baldoni, Amministratore Delegato di D-Flight dichiara: Oggi è un giorno particolarmente importante per tutti coloro che intendono impiegare i mezzi a pilotaggio remoto in piena sicurezza. La Drone Operation Area è il primo rilascio che mira a far progressivamente crescere la conoscenza e la cognizione complessiva dell’intero spazio aereo, condivisibile da tutti gli utenti. La visibilità dei mezzi a pilotaggio remoto è un prerequisito essenziale per abilitare operazioni più complesse, come il volo BVLOS o il volo autonomo, in forma routinaria e auspicabilmente senza la necessità di istituzione di riserve di spazio aereo a protezione. Per questi motivi – prosegue Baldoni – l’utilizzo della Drone Operation Area rappresenta un ulteriore tassello ai livelli di sicurezza già garantiti dall’applicazione dei regolamenti vigenti e dal buon senso dei cittadini e dei professionisti che utilizzano i droni.